Sebbene non esista una vera e propria definizione di “spazio confinato”, è possibile identificare tali ambienti come luoghi o spazi sufficientemente ampi e configurati per l’accesso di almeno un operatore, ma la cui funzione primaria non sia quella di ospitare persone.
In questi ambienti il pericolo di infortunio grave o di morte è molto elevato, a causa delle difficoltà di accesso (torsioni del busto e utilizzo delle mani come punto d’appoggio) e di uscita in caso di emergenza e della presenza di sostanze tossiche, gas e/o vapori infiammabili o condizioni di pericolo, come ad esempio la mancanza o l’eccesso di ossigeno.